Dall'Olona all'Adda: l'industra tessile modifica il paesaggio
In occasione del cinquantenario della elevazione a "Città" di Castellanza e del bicentenario della nascita di Eugenio Cantoni, a cura di Renata Castelli, Antonella Checchi, Graziella Clementi e Luisa Pagani in collaborazione con l'Associazione TTSSLL (Testimonianze Tecnicho Storiche del Lavoro nel Legnanese), LIUC _- Università Carlo Cattaeo Biblioteca Mario Rostoni e la Cooperativa SCELAG (Società Cooperativa Edificatoria Lavoratori) di Gerenzano è stata realizzata la ricerca storica "FABBRICHE E MEMORIA" che sarà esposta a Villa Pomini dal 21 Aprile al 19 Maggio 2024.
"FABBRICHE E MEMORIA" è una mostra che ripercorre i segni lasciati da sei famiglie di industriali del cotone, Ponti, Cantoni, De Angeli Frua, Crespi, Dell’Acqua e Bernocchi che, tra Ottocento e Novecento, con i loro impianti industriali, case per i lavoratori, convitti, scuole e ospedali, hanno contribuito al cambiamento della storia economica e sociale lombarda. A Castellanza particolare rilievo assume la famiglia Cantoni, con le figure di Benedetto, Costanzo ed Eugenio Cantoni che hanno dato un impulso decisivo alla trasformazione della città di Castellanza.
Costanzo Cantoni aveva fondato tra il 1847 e il 1852 l’opificio di Castellanza, una fabbrica all’avanguardia, ingrandita e potenziata nel corso degli anni, ma progettata sin dall’inizio da mano esperta e raffinata, ma soprattutto come impianto produttivo a integrazione verticale. Il figlio Eugenio farà della Cantoni un’impresa puramente industriale, fortemente integrata dal punto di vista produttivo e protagonista dell’innovazione tecnologica.
Il processo di industrializzazione ha modificato il paesaggio dei centri della Valle Olona, di Legnano, Busto Arsizio e la zona del Saronnese fino a raggiungere l'Adda, trasformando i borghi agricoli in città con una marcata impronta industriale.